Body Piercing
Nel corso della storia le popolazioni di antiche e grandi civiltà come : Egiziani, Greci, Orientali, Turchi, Sumeri, Romani e le popolazioni dell’America Centrale, Sud America, Polinesia, Isole Fidji, dell’Africa e dell’Amazzonia, hanno sempre cercato di arricchire il proprio corpo con ornamenti utilizzando ossa, lische di pesce, avorio e metallo grezzo o prezioso.
Il significato principale di questi ornamenti era propiziatorio nella caccia e nei riti religiosi, segnava la differenza tra le caste sociali ma veniva anche usato per esaltare la bellezza nei riti del corteggiamento.
Con questa pratica che deriva da (to pierce) forare, si decorava il corpo con moltissimi oggetti e monili artigianali cominciando dalle caviglie fino alle orecchie, per completare l’opera comprendendo i genitali d’ambo i sessi.
La pratica più moderna del “bucare” si sviluppa in occidente intorno alla fine degli anni 70. Si diffonde rapidamente negli ambienti dove si pratica il sesso alternativo ed estremo, nasce il dominato (pirsato) e il dominante.
Ai nostri giorni il ritorno e la diffusione di quest’ornamento, fa di questo un vezzo complementare agli abiti, agli accessori, alle calzature e alle acconciature. E’ una moda legale che aumenta la sensibilità delle parti forate ed esalta le esperienze sessuali più intense. Il piercing produce una breve sensazione di fastidio nella fase della perforazione ma, in seguito, ripaga producendo sensazioni molto piacevoli e volutamente lontane dal dolore.
Avere un piercing, significa coraggio, determinazione e gusto alternativo. Questo decoro può suscitare attenzione da parte delle persone, può confermare un “dissociarsi” trasgressivo da tutti, può emulare la star del momento, significa, a dispetto dei propri genitori, “padronanza del proprio corpo” ribellione e, come il tatuaggio, ricorda un credo, un ideale religioso, politico o sentimentale. Sicuramente esorcizzante del dolore. Quello che una volta era piercing estremo oggi è decisamente obsoleto, documentatevi nell’ultimo libro dell’artista.
Maurizio è inoltre consulente tecnico del tribunale di Milano.

Copyright 2011-2015 Maurizio Redolfi Britol